Brancher ed il legittimo impedimento

12 07 2010

Finalmente torno a scrivere dopo tempo immemorabile che ho dovuto dedicare (con proficuo) allo studio. Torno e vedo che poco è cambiato. E quel poco che è cambiato, è cambiato in peggio. Assistiamo ad un Governo che ha una maggioranza elevata che è distrutto al proprio interno e che necessita della fiducia per fare le leggi, ed assistiamo anche a ministri praticamente inutili  che vengono nominati e che il giorno dopo invocano il legittimo impedimento proprio prima di un’udienza al Tribunale. E’ un caso, forse? Scajola Ministro dello Sviluppo Economico si è giustamente dimesso pressato dallo scandalo degli appalti, e il Ministero resta ancora vacante. Bertolaso è stato travolto anch’egli da un altro scandalo legato a quello di Scajola, e Brancher viene nominato ministro delle mozzarelle solo per invocare il legittimo impedimento.

Ad onor del vero c’è da dire che la situazione si è risolta al meglio perché nell’arco di pochi giorni il Ministro per gli Affari Inutili ha lasciato il proprio incarico, è andato all’udienza del suo processo e ha rassegnato le dimissioni. Tutto bene?Non proprio, perché rimane qualche altro interrogativo in sospeso. In primis: il Ministro per l’Attuazione del Federalismo è davvero necessario?La controprova la vedremo tra poco, perché se il Governo ritiene tale Ministero importante allora nominerà un sostituto, altrimenti avremo la controprova che il Ministero era stato creato ad hoc per salvare un amico dal processo giudiziario. Inoltre, altra ragione che mi fa pensare all’inutilità del Ministero risiede nel fatto che l’Attuazione del Federalismo può essere gestita tranquillamente dal Ministero del Federalismo che già esiste. Dunque, sarebbe solo un doppione!In secondo luogo ciò che mi preoccupa è anche che il Ministro sia stato nominato dal presidente della repubblica. Per carità, non è un fatto eccezionale, ma tutti i Ministri vengono nominati dal Presidente della Repubblica, il quale a mio avviso, dovrebbe verificare se esistono problemi con la carica, se la nomina può essere tralasciata oppure se non è opportuno (come in questo caso) nominare ministro una persona che deve presenziare ad un’udienza!Ma allora, dov’è il Capo dello Stato?Perché, ok, ce la possiamo prendere col Governo e con Berlusconi, ma poiché il Premier propone solo i nomi dei Ministri, mentre a nominarli è il Presidente della Repubblica, permetterete che qualche sospetto mi venga e mi faccia pensare che chi sta al Quirinale non sia attento od oculato nelle proprie scelte?Terzo profilo di problematicità riguarda Fini. In una litigata pubblica con Bondi ho avuto modo di concordare con le parole di Fini quando dice che così facendo si dà l’impressione che un Ministro venga nominato al solo scopo d’impossibilitarlo a presenziare ad un’udienza. Difatti, più che il sospetto qua c’è la semi certezza, perché viene nominato un Ministro in un Ministero inutile, poco prima di un’udienza, il quale sfrutta il legittimo impedimento. Permettete che anche ad una persona “faziosa” come me qualcosa puzzi di bruciato?Permettete che ci sia qualcosa che non mi quadra e che mi fa pensare che forse si utilizzi il legittimo impedimento a priori piuttosto che a posteriori?

Io sul legittimo impedimento sono stato sempre favorevole, perché ho sempre ritenuto che in Italia i processi contro le persone fossero prima mediatici e poi (forse) giudiziari. Nel frattempo si screditano persone e politici che poi, magari, vengono assolti. Nel frattempo li si sottopone a gogne mediatiche. Avevo tuttavia dimenticato nella più elevata ingenuità che ogni tanto traspare dai miei pensieri che il legittimo impedimento potesse essere utilizzato a priori per essere nominati e rifugiarsi dietro a questo scudo. Pensavo che nessuno avesse avuto la faccia tosta (si, dai, chiamiamola così…) di farsi nominare solo per non essere processato. Invece, mi devo nuovamente ricredere in questo Paese delle meraviglie e delle sorprese!Inoltre, Brancher su un’intervista che ho letto di sfuggita fra un esame e l’altro si lamentava del fatto che tutti gli fossero contro e che su di lui era stata sfogata la delusione post mondiale. Al che mi son domandato che cosa c’entrasse la delusione post Mondiale col fatto che tutti attaccano Brancher. Cioè: si, per carità, ho capito cosa volesse lui dire, ma non credo sia nemmeno lontanamente ipotizzabile che gli italiani sfoghino la loro delusione calcistica contro il povero malacapitato!Forse, ma è solo una stupida ipotesi, se tutti gli danno contro è perché tutti si sono accorti che qualcosa puzza di bruciato e che la nomina di Brancher non è poi così pacifica e tranquilla ma nasconde dietro di sé una vergognosa amoralità che nemmeno dovrebbe entrare nei Palazzi della politica e che, invece, è già presente da tanto e tanto tempo.

Altro aspetto deludente/preoccupante: la reazione dell’opposizione a seguito delle dimissioni di Brancher. Per voce di Franceschini il pd ha esultato come avessero vinto una battaglia personale, quando ormai tutti si opponevano alla nomina del Ministro e, in realtà, l’opposizione ha fatto ben poco. Forse, le dimissioni sono scaturite da un malessere bipartisan visto che anche il Pdl si stava accorgendo della cazzata fatta e di come tale cazzata potesse rovinare in qualche maniera l’immagine del partito. Ma allora, che c’entra l’opposizione in questo caos?La risposta più pertinente è: Niente, come sempre. L’opposizione non c’entra nulla, alla stregua dello 0, perché l’opposizione che attualmente l’Italia si ritrova è in grado di fare ben poco e non riesce a portare avanti battaglie personali, ma solo qualche presunta vittoria che, però, non è a loro attribuibile. Ecco, chiunque può prendersi i meriti di aver portato alle dimissioni Brancher tranne il Pd. E il fatto che il Partito Democratico esulti per queste cosucce la dice lunga secondo me sullo stato di salute del partito (in primis) e più in generale della politica italiana che si ritrova priva di un’opposizione qualsiasi. Anzi, quella che ha è meglio se non ce l’avesse poiché è assolutamente incapace di discernere ciò che può essere assimilabile ad una vittoria personale, da ciò che invece è considerabile come vittoria comune. Quella di Brancher è una vittoria comune, una vittoria del popolo italiano. Tuttavia, emersi questi profili piuttosto critici c’è veramente da riflettere su ciò che stiamo costruendo, perché come ho fatto notare qua non è un problema di destra e sinistra (troppo facile ricondurre alla destra o alla sinistra) ma è un problema di mentalità visto che la sinistra esulta per vittorie non proprie e questo forse è preoccupante almeno quanto la nomina di un Ministro delle Mozzarelle, perché vuol dire che è disposta ad appropriarsi di vittorie altrui, in mancanza di successi propri.


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